mercoledì 7 novembre 2012

Viaggio alla scoperta di vini e sapori Gli abbinamenti tra cibi e calici

In un tripudio di colori, profumi e sapori, in altre parole, ecco arrivare l’autunno! Per completare questo incantevole affresco non può mancare il rito della raccolta dell'uva.

L’evento più significativo di questa stagione è sicuramente la vendemmia, che abbraccia proprio i mesi con cui l’autunno ha inizio. Non c’è niente di più affascinante che scoprire i suggestivi pendii tappezzati di vigne, e, naturalmente, i prodotti da esse ricavati. I viticoltori producono tutta una gamma di vini oggetto di degustazioni, meglio se accompagnati a prodotti tipici del momento per creare un'affinità di profumi e di sapori. Ingredienti come funghi, castagne, zucca, miele, uva, tartufo, formaggio richiedono un bicchiere di vino “ideale”, che esalti perfettamente il loro gusto.

Ecco allora alcuni preziosi consigli per far andare a nozze pietanze di stagione e nettare di Bacco: in presenza di un’insalata di funghi sono adatti vini bianchi secchi con profumi intensi, eventualmente anche da vitigni aromatici. Da provare, ad esempio, i vini dei Castelli Romani, i vini di Sicilia a base di Inzolia, i bianchi dell'Avellinese.

Invece, se i funghi sono l’ingrediente principale di una zuppa, questo piatto si accompagna meglio a vini bianchi di grande struttura ed intensamente profumati, bene gli Chardonnay Friulani, i Verdicchi
ed i Gavi. In alternativa, servitela con rossi poco tannici quali vini a base di Nebbiolo (Piemonte). I rossi sono indispensabili per le zuppe di farro e altri cereali. Sceglieteli franchi e di medio corpo, in genere della stessa regione nella quale ci si trova. Per il farro ci viene in mente il centro Italia e quindi potremo optare per un Chianti o Torgaio - Ruffino. La castagna, altra regina incontrastata d’autunno,
servita come caldarrosta, si sposa bene con un vino novello oppure un rosso dolce quale il Recioto della Valpolicella; infine una deliziosa torta di mele viene servita con vini bianchi passiti, non liquorosi: Albana di Romagna Passito, o un Alto Adige Gewurtztraminer da vendemmia tardiva.

L'autunno è anche una stagione di caccia quindi ecco alcune regole da seguire anche a tavola per gustare al meglio la cacciagione: quella di taglia piccola richiede un rosso di buon invecchiamento e corpo (3-5 anni), la selvaggina rosso di buon invecchiamento e struttura (4-8 anni) ed infine la cacciagione a pelo vuole di norma un grande rosso di eccellente armonia (5 anni in poi). Insomma  alziamo i calici colmi e brindiamo alla stagione ricca di buoni sapori!

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