venerdì 7 dicembre 2012

Le migliori ricette straniere di dolci per feste golose e internazionali


Il periodo delle feste natalizie
è sicuramente il momento dell'anno più atteso dai golosi ed è anche l'occasione per dare sfogo alla fantasia culinaria e cimentarsi nella preparazione di ricette della tradizione, magari rivisitate oppure per riproporre dolci specialità straniere.

I CLASSICI KIPFERL ALLA VANIGLIA AUSTRIACI

I Kipferl sono dei buonissimi biscottini alla vaniglia, tipici della tradizione gastronomica austriaca e soprattutto della città di Vienna.

È qui, infatti, che questi dolcissimi biscotti vengono preparati durante il periodo dell’Avvento. La prima cosa da fare è scottare le mandorle in acqua bollente e, dopo aver tolto la buccia, tritarle finemente. Prendere una ciotola capiente e versarci la farina, aggiungere le mandorle tritate, lo zucchero semolato e unire poi zucchero semolato, burro, uovo e vanillina. Impastare e informare.

Servire cosparsi di zucchero a velo.

I Lebkuchen biscotti speziati della Germania

I Lebkuchen sono squisiti biscotti speziati preparati soprattutto in Germania. Sull’origine del nome esistono diverse teorie, ma la più accreditata sostiene che derivi dal latino “libum”, schiacciata, focaccia.

Cibi portafortuna del menu di Capodanno

Nel menù di Capodanno è d’uso inserire cibi “portafortuna” come le lenticchie, lo zampone, il cotechino, l'uva, le noci e il melograno.

Cenone di Capodanno: le pietanze più gettonate dal Nord al Sud

La festa a tavola nel segno della tradizione: i piatti tipici regionali.

Come se non bastassero gli stravizi delle feste natalizie, ecco spuntare il super-cenone di Capodanno, dove campeggiano i prodotti tipici legati alla cucina e alle tradizioni locali. Pasta, carne o dolci preparati ad hoc con ricette che si tramandano ormai di generazione in generazione e di fronte ai quali è proprio impossibile dire di no.

giovedì 15 novembre 2012

Fiera dell’oliva e dei prodotti autunnali


Un’intensa domenica tra colori e sapori d’autunno, quella del 18 novembre in provincia di Rimini.

A Coriano torna la “Fiera dell’oliva e dei prodotti autunnali”, giunta quest’anno alla XXVI edizione.

venerdì 9 novembre 2012

Tendenze della ristorazione all'insegna della creatività

Un tema d’attualità, sul quale esistono tanti e diversi punti di vista, è il futuro della ristorazione. Non è una novità che anche il mondo dell’alta gastronomia abbia le sue mode. Il concetto della cucina e del gusto cambia con il variare dei tempi e con la scoperta di nuovi sapori e tecniche; non sempre quello che riteniamo alta cucina oggi

giovedì 8 novembre 2012

Una grande cucina a cielo aperto con piatti da tutte le regioni

La Fiera di San Martino porta in scena i colori e i profumi delle specialità gastronomiche autunnali.

Ricco e vario è il menu proposto dalle cucine degli stand ospitati nel centro del paese. In piazza Ganganelli si gustano i caldi piatti della tradizione all’Osteria Romagnola e i fumanti spiedi del Girarrosto.

La migliore piadina romagnola: Sfide a colpi di matterello

Torna in occasione della fiera il Palio della Piada, la simpatica iniziativa nata nel 1998 con lo scopo di mantenere viva la tradizione di questo autentico gioiello della tradizione gastronomica romagnola.

La gara, aperta a tutti
, sarà il banco

Fiera di San Martino: Festa dolce senza zucchero

Parlare di dieta alla Fiera di San Martino sembra una contraddizione, eppure il Comitato di lavoro della Giornata mondiale per il diabete, promosso dall’Ausl di Rimini, ha scelto proprio Santarcangelo e San Martino, come sede e occasione per le iniziative di sensibilizzazione su questa malattia che rischia di diventare un’epidemia.

Le contrade svelano nuovi percorsi culturali


La fiera suggerisce ai numerosi visitatori percorsi alternativi nel centro storico, lungo le contrade di Santarcangelo, svelando scorci suggestivi e tante curiosità nelle mostre allestite per l’occasione.

Il Museo del Bottone, sulla scalinata di via della Costa, organizza

mercoledì 7 novembre 2012

DAI SAPORI AI SAPERI. IL CIBO È CULTURA


Torna a Santarcangelo il ciclo di conferenze con letture e degustazioni dedicate alla storia locale dell’alimentazione “Cibo come cultura, dai sapori ai saperi”, giunto all’ottava edizione.

Gli incontri si svolgeranno nella sala Il Lavatoio, alle 21, con ingresso gratuito. Sabato 24 novembre Maria Grazia Accorsi conduce l’incontro “Frittate d’autore. Scrittori a tavola e in cucina”; venerdì 30 novembre Oreste Delucca e Alessio Zanon presenteranno “Una risorsa storica per l’alimentazione: gli animali da cortile.

Tra tradizione e innovazione”; infine venerdì 7 dicembre si parlerà de “Il nostro olio quotidiano”, con Marino Niola e Sefano Cerni. Previste letture di Remo Vigorelli, Stefano Stargiotti, Attilia Pagliarani.

BRESAOLA CON CREMA DI CASTAGNE


Perfetta soprattutto durante la stagione autunnale, la bresaola con crema di castagne è un abbinamento molto particolare e gustoso, nonché facile e veloce da realizzare.

Innanzitutto tagliare una decina di fette di pane da abbrustolire. Per la crema di castagne, lessare circa 200gr di castagne fino a renderle morbide, scolarle, metterle in una ciotola e frullarle con un mixer a immersione con un filo di olio e poca acqua di cottura, sale e pochissimo pepe. Spalmare la crema di  castagne sulle fette di pane tostate e coprire con le fette di bresaola. Una variante alla crema di castagne sono le lamelle di grana da adagiare sul pane tostato subito dopo avervi posto la bresaola.

Salumi Italiani: qualità nostrana per "fette di vera bontà"

L'uso delle carni di maiale, soprattutto salate e trasformate in salumi, ha radici antiche.

Le prime forme di allevamento specializzato e finalizzato al commercio risalgono all’epoca etrusca. Ai tempi dei romani l'interesse si è concentrato progressivamente sulla coscia di suino e il prosciutto diventa uno

Sì ai prodotti di stagione Belli, buoni e versatili in cucina

L'estate è ormai soltanto un ricordo, ma non ci scoraggiamo!

Nel paesaggio che ci circonda iniziamo a respirare l’autunno, scoprendo uno dei più affascinanti spettacoli naturali: i colori con i suoi effetti cromatici più intensi si accendono di infinite sfumature di gialli, rossi, verdi e arancioni.

Escursioni, passeggiate, sagre, degustazioni e tante iniziative speciali fanno vivere la magia dei paesaggi autunnali, dei loro colori e profumi. L’autunno è la stagione ideale per scoprire e assaporare le ricette antiche e rivisitate a base di prodotti tipici della stagione, come funghi, castagne, zucca, miele, uva, tartufo, formaggio e altri prelibati sapori. Insomma siamo pronti per immergerci nella genuinità dei tipici piatti di stagione: vero trionfo di colori, profumi e sapori.

Tutti questi alimenti ci invogliano a preparare e consumare dei pasti più elaborati e nutrienti, più adatti alla stagione fredda ma, allo stesso tempo, non mancano nemmeno le possibilità di preparare pietanze per chi, in questo periodo, ha deciso di mettersi a dieta o comunque di “riequilibrare” la propria alimentazione.

L’autunno è la stagione dei funghi, consigliati per il loro basso contenuto calorico, per il consistente apporto di fibre e per l’alto contenuto proteico. In questa stagione tornano sulle tavole frutti quali mele, pere, fichi, uva, arance e mandarini.

Questo è il periodo anche dei legumi, infatti, fagioli, lenticchie, ceci, soia, sono un’ottima fonte di proteine che non dovrebbe mancare dalla nostra dieta autunnale, soprattutto se non si è grandi consumatori di carne o pesce. Infine le verdure: carciofi e zucca sono le regine della stagione.

I carciofi, ricchi di potassio e di minerali, favoriscono la secrezione degli acidi biliari oltre che la diuresi.
Tra gli alimenti dell'autunno la zucca è certamente il più versatile; possiamo utilizzarla per servire un intero menù, dall’antipasto al dolce. La polpa è particolarmente ricca di carotenoidi ed è poverissima di calorie; 100 grammi di zucca ne contengono solo 17. È molto leggera e facilmente digeribile e possiede proprietà diuretiche, rinfrescanti e lassative.

Insomma, gustate la salutea tavola, c’è solo l’imbarazzo della scelta!

Caldarroste: trucchi da chef per prepararle

Con l’arrivo dell’autunno le castagne ritornano sovrane sulle nostre tavole in mille vesti.

Le caldarroste sembrano il modo più semplice di gustarle ma in realtà dietro una buona castagna arrostita c’è un mondo di piccoli trucchi che non tutti conoscono.

Un segreto per ottenere delle buone caldarroste è quello di bagnare un sacchetto di carta e di ricoprirci le castagne incottura, facendo  attenzione che non si asciughi: questo permetterà di cuocere mantenendo parte della loro umidità e facendole così rimanere più morbide.

Qualcuno usa bagnare le castagne con il vino poco prima del termine della cottura, altri invece le salano leggermente; per gustarle ancora calde e per lessarle velocemente il consiglio è di avvolgerle per qualche minuto in un canovaccio inumidito appena tolte dalla padella. Saranno anche più semplici da sbucciare.

Pillole per il mal d'autunno per combattere raffreddori ed altri sintomi influenzali

Alleati della salute sono gli agrumi, ricchi di vitamina C, rafforzano l’organismo prevenendo l’insorgere di raffreddori ed altri sintomi influenzali.

Uva e cachi sono frutti utili per combattere il calo di energia che può colpire durante l’autunno.

Dall’elevato apporto calorico, i cachi sono perfetti per gli sportivi e vantano un’elevata concentrazione di antiossidanti. Si consumano molli e ben maturi, oppure nella versione dalla consistenza più compatta detta "caco mela". Ottime le pere, fonte di minerali e fibre e dotate di un ridotto apporto calorico: solo 30 calorie per 100 grammi.

SORBETTO AL VINO GUTTURNIO

In onore alla vendemmia ecco una ricetta per preparare un ottimo sorbetto al vino, utilizzando un  mosto tra i primi dieci vini a ricevere la “denominazione d’origine controllata”: il gutturnio.

Si tratta di un vino particolare che racchiude in sé dissonanze date dagli uvaggi di provenienza. La ricetta è semplice: vino gutturnio, sciroppo di glucosio, albume in polvere e saccarosio. L'aggiunta di albume in polvere permette una maggior coesione del sorbetto in conservazione.

La temperatura di  conservazione è intorno ai -14/15°C.

FLÛTE O BALLOON? COME SCEGLIERE

La personalità di un vino può essere esaltata a seconda del calice che viene utilizzato.

La flûte è adatto agli spumanti secchi. Per bianchi freschi, leggeri e giovani è adatto il calice Tulipano, la cui forma consente al vino di scivolare sulla parte laterale della lingua. Il tipo Renano è il migliore per i bianchi strutturati e corposi, ma può anche essere utilizzato per vini rossi giovani e poco corposi. Chi ama i rossi corposi non può fare a meno del calice tipo Borgogna, un balloon che esalta vini dai profumi complessi.

Il Grand è ideale per degustare i più invecchiati per forma e dimensioni. Gli spumanti dolci e champagne sono serviti nella famosa coppa; passiti e altri vini da dessert possono essere gustati in piccoli calici ristretti o nelle flûte stesse.

Viaggio alla scoperta di vini e sapori Gli abbinamenti tra cibi e calici

In un tripudio di colori, profumi e sapori, in altre parole, ecco arrivare l’autunno! Per completare questo incantevole affresco non può mancare il rito della raccolta dell'uva.

L’evento più significativo di questa stagione è sicuramente la vendemmia, che abbraccia proprio i mesi con cui l’autunno ha inizio. Non c’è niente di più affascinante che scoprire i suggestivi pendii tappezzati di vigne, e, naturalmente, i prodotti da esse ricavati. I viticoltori producono tutta una gamma di vini oggetto di degustazioni, meglio se accompagnati a prodotti tipici del momento per creare un'affinità di profumi e di sapori. Ingredienti come funghi, castagne, zucca, miele, uva, tartufo, formaggio richiedono un bicchiere di vino “ideale”, che esalti perfettamente il loro gusto.

Ecco allora alcuni preziosi consigli per far andare a nozze pietanze di stagione e nettare di Bacco: in presenza di un’insalata di funghi sono adatti vini bianchi secchi con profumi intensi, eventualmente anche da vitigni aromatici. Da provare, ad esempio, i vini dei Castelli Romani, i vini di Sicilia a base di Inzolia, i bianchi dell'Avellinese.

Invece, se i funghi sono l’ingrediente principale di una zuppa, questo piatto si accompagna meglio a vini bianchi di grande struttura ed intensamente profumati, bene gli Chardonnay Friulani, i Verdicchi
ed i Gavi. In alternativa, servitela con rossi poco tannici quali vini a base di Nebbiolo (Piemonte). I rossi sono indispensabili per le zuppe di farro e altri cereali. Sceglieteli franchi e di medio corpo, in genere della stessa regione nella quale ci si trova. Per il farro ci viene in mente il centro Italia e quindi potremo optare per un Chianti o Torgaio - Ruffino. La castagna, altra regina incontrastata d’autunno,
servita come caldarrosta, si sposa bene con un vino novello oppure un rosso dolce quale il Recioto della Valpolicella; infine una deliziosa torta di mele viene servita con vini bianchi passiti, non liquorosi: Albana di Romagna Passito, o un Alto Adige Gewurtztraminer da vendemmia tardiva.

L'autunno è anche una stagione di caccia quindi ecco alcune regole da seguire anche a tavola per gustare al meglio la cacciagione: quella di taglia piccola richiede un rosso di buon invecchiamento e corpo (3-5 anni), la selvaggina rosso di buon invecchiamento e struttura (4-8 anni) ed infine la cacciagione a pelo vuole di norma un grande rosso di eccellente armonia (5 anni in poi). Insomma  alziamo i calici colmi e brindiamo alla stagione ricca di buoni sapori!